Sulla scia di un estivo enorme per numeri e per lascito si aprono le danze ad un invernale che lascia ampio margine sia all’immaginazione che ai sogni più grandi. 28 squadre per il calcio a 5, 16 per il calcio a 8, formula identica: 2 maxi gironi, gare sola andata, qualificazioni per le consuete due competizioni Champions ed Europa L. Poi mini gironi e fasi finali, per arrivare come di consueto a febbraio per avviare le fasi ad eliminazione diretta volte a sancire i nuovi campioni, giunti ormai alla XXX edizione della rassegna di torneistica amatoriale capitolina.
Sveliamo dunque le magnifiche 28 del calcio a 5: sono assenti le finaliste dell’estivo e questo apre a mille indecifrabili scenari: Monteverde campione un anno fa punterà senza ombra di dubbio al bis invernale ma sarà una vera battaglia. Sulla carta la principale antagonista sarà il WestSide di Kusz e Taglieri, auspicando perlomeno il raggiungimento di una finale dopo una infinita serie di semi, anche se il Panathinaikos di un certo Gizzi mette paura già solo per esser guidato da uno dei simboli della competizione, seppur chiaramente ad orchestrare un roster non paragonabile a quello degli estivi giocati e vinti. La Only sarà sempre lì a giocarsela con le migliori con mister Certelli a sedere sulla panchina che più gli compete e confidando altresì nel secondo, e più giovane gruppo, OTO vero e proprio vivaio di un gruppo meraviglioso. Si confermano i Gladiatori di Carli, ora Brasile, l’organizzato SouthRome di Bianchi e Pietromarchi ed il Classic XIII, ex Albiceleste, con Di Stefano e Barchielli a farla da padrone, oltre ai fedelissimi del Tennent’s di Tosoni e Stanghellini e del Real INPS di Sergi e Bifulco, esempio di rigore e fair-play anche in occasione dell’ultima rassegna disputata. Grande scoop, dopo circa un decennio, il cambio di nominativo, solo quello per fortuna, operato dall’Italia di Padula e Palazzo da ora sotto la denominazione Castelmezzano, così come ha scelto di fare l’ex Portogallo di Cerulli e Sickwolf, adesso Rapid Footjob. Ci sono i Pensaci, ex Umbertoni, che arrivano dalla bella figura rilasciata in occasione della Cocomero di fine luglio, ed immancabili i grupponi del ReaLazioRoma di Gioffrè e De Renzi che tanto bene ha fatto nelle ultime uscite, gli acerrimi rivali dell’Alba Roma di Totonchi ed il grande Imperium del super trio Germani, Conte e Luciano. Si conferma anche l’Inter Miami di Impacciatore, ex Santos, che muta parte della rosa mentre risulta graditissima la conferma degli Outsider, adesso sicuramente più formati, quella del TraininGo di Olivieri e Finiti reduce da un quarto di finale che grida vendetta e quella dell’Atlantide di D’Ottavio proveniente da un grande ottavo gioacato in estate in Champions. Tornano al “campo piccolo” Bibbo e soci che rivestono i panni del Prestopino dopo aver raggiunto i quarti a calciotto nell’edizione estiva, così come I Stirati del portierone Sapigni, solitamente più a loro agio nel campo a 8, ma pronti a dare il massimo come sempre. Ritorno di fiamma quello dello United di Lanciotti e Fratini, grande piacere davvero, ed incredibile quello del Garbatella F.C. di un certo Mauloni, campione, si pensi, nell’Europa L. del 2018/19. Ora il cospicuo lotto delle new-entry composto Aston, Benfica, All Blacks, e AC Casa deRame, tutte davvero da scoprire e delle quali possiamo giusto anticipare per tutte roster lunghissimi che lasciano presagire organizzazioni solide e proficue.
E’ la rassegna invernale più accattivante mai verificatesi per il calcio a 8: l’Inter Miami, campione uscente contro tutto e tutti si veste di Barcellona perdendo tanti pezzi e fondendosi a tutti gli effetti con il Bilbao dell’estivo. Il livello medio del team cala un poco ma ugualmente sono loro le stellette dei favoriti in virtù del trionfo estivo da condividere con i ragazzi del Real i quali, in memoria di un loro caro compagno tragicamente scomparso, si presentano ai nastri di partenza dell’invernale guidati da capitan Viscontini, con i soliti Pagnotta, Startari e Berardi a supporto di un gruppo non più giovanissimo ma di grande impatto, al pari della consueta Romania di Danescu e Sideri. Grande attesa per l’Eco del Mare di Romaniello che non riesce a schierare la formazione vincente un anno fa sotto la denominazione Ajax ma che certamente riuscirà a dire la sua anche quest’anno alla stessa stregua del Como di Boccalini e Ciampini che benissimo ha fatto nell’ultima rassegna giocata sotto la denominazione Portogallo. Choco y Humo di Torico, ex Perù, i giovanissimi dei Chocolateros, che provengono dalla competizione a 5, e il Santos di un certo Darwin Solis, che ritorno il suo, formano il solito gruppone delle sudamericane cui si aggiungono i ragazzi guidati da Daniel Jesus, Messico, gran mix tra giocatori provenienti dal calcio a 5 e storici frequentatori del circolo Grifone. Graditissima conferma quella della Piccionaia di Rezzoagli e Funaro, pronta a migliorarsi ed a stupire al pari dell’Atl. Bilbao di Iezzi e Schiavone, uscito ai rigori nell’edizione estiva a fronte del team poi campione e quella del Brasile di Carli e Galletti, tutto da scoprire. Un certo Borras, che vinse a 5 nell’ormai lontano 2018, torna a calciotto con il ben noto Paraguay, basta guardare al recente albo d’oro del Mundialito, così come il 100CENTO formato dall’ex Wolverhampton Di Paolo, spesso in campo a calcetto, mentre assoluta novità è l’Osasuna già in campo con successo in altre competizioni capitoline. Chiosa doverosa per il Real Bastoggi, campione in Europa nella XXIX edizione, guidato da mister Flavio e con i vari Favitta, Prestano e Margiotti desiderosi quanto meno di confermare quanto di buono fatto nella scorsa stagione.
Sarà un lungo inverno di grande calcio e di grandi emozioni confidando nella serietà e nel rispetto delle tantissime compagini ai nastri di partenza le quali, fatto salvo che per un paio di sgradevoli eccezioni, si sono dimostrate impeccabili sotto tutti i punti di vista nella precedente stagione in merito alla quale era doverosa, ed attesa, una giusta conferma.
Buona MikonosCup a tutti.